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L’ampio e luminoso spazio interno, progettato con cura e amore in ogni suo dettaglio, è immerso nel meraviglioso Parco del Sorriso di Serenella, ristrutturato e attrezzato dalla Fondazione Chianelli, e individuato tra “I luoghi della salute” nell’ambito di un progetto scolastico condotto dal Comune di Perugia e premiato nel 2012 con “La città per il verde”.
La scuola ha accesso diretto al Parco e offre un’opportunità eccezionale per la didattica in natura per tutti i bambini ospiti, in un ambiente protetto, curato e attrezzato con chalet, panchine, gazebi, angoli lettura, un piccolo anfiteatro, l’area giochi, l’area Botanica e un’area in cui poter incontrare animali da cortile.
Si concentra sullo sviluppo armonico del bambino sul piano individuale (fisico, emotivo e cognitivo) e sociale e la formazione continua dei docenti. I suoi pilastri sono l’attivismo pedagogico, che fa emergere i talenti personali del bambino, l’apprendimento precoce della lingua inglese, l’outdoor education, l’integrazione didattica dei materiali e del metodo Montessori e la stimolazione delle Intelligenze Multiple per favorire lo sviluppo delle life skills.
Il programma, basato sul gioco, la stimolazione sensoriale e un’ampia gamma di attività ed esperienze di tipo esplorativo, è progettato per coltivare l’amore per l’apprendimento e per costruire un forte senso di appartenenza alla comunità di riferimento.
Il bilinguismo, soprattutto quello infantile, porta molti vantaggi sia sul piano linguistico che cognitivo: rende più facile l’apprendimento di altre lingue, stimola l’apertura mentale, l’intelligenza e la capacità di concentrazione, e attiva il pensiero laterale del bambino aumentandone creatività e ricettività.
Nello Staff educativo è presente quotidianamente una educatrice bilingue e madrelingua inglese che, coordinandosi con le colleghe di lingua italiana, accompagna i bambini durante tutto il loro percorso evolutivo, trasmettendo in modo naturale e non dogmatico, la conoscenza della lingua straniera: attraverso l’ascolto di una lingua diversa dalla propria si allena l’orecchio del bambino stimolandolo ad un apprendimento semplice e spontaneo.
Attraverso la relazione continua con la lingua straniera e soprattutto grazie alla comunicazione amorevole che si sviluppa tra educatrice e bambino, il processo di apprendimento è piacevole ed eccezionalmente efficace.
La psicomotricità è una disciplina che aiuta i bambini a rendere più armonica la comunicazione tra il corpo, le emozioni e gli aspetti cognitivi, attraverso il movimento e il gioco.
Per i bambini dagli zero ai tre anni il linguaggio corporeo è un canale preferenziale ed è per questo che la psicomotricità educativa è una pratica che dona fiducia in sé stessi e negli altri, aiuta a trovare i tempi di concentrazione, a sviluppare una capacità comunicativa sicura e serena
Il rapporto tra motricità e funzioni cognitive è ben evidente nel corso delle prime fasi dello sviluppo.
È attraverso l’osservazione e l’azione motoria che un bambino compie una serie di apprendimenti concreti che, man mano, si trasformeranno in concetti astratti.
Attraverso il movimento il bambino si forma sia la rappresentazione interna dello spazio, sia i primi rapporti topologici e poi euclidei.
Le capacità motorie si riferiscono alla capacità di coordinare diversi movimenti di piccoli gruppi muscolari con precisione. La coordinazione tra le parti principali del corpo (braccia, gambe, dorso, ecc.) costituisce la motricità globale, mentre tutti quei movimenti, compiuti principalmente con le mani, che richiedono precisione delle dita, coordinazione oculo-manuale e postura adeguata, per permettere il movimento, rappresentano la motricità fine.
Entrambe queste forme rivestono un ruolo insostituibile nello sviluppo dell’individuo, portandolo a conoscere l’ambiente circostante. Lo stretto rapporto esistente tra pensiero e movimento non va, infatti, considerato in modo univoco: se da una parte la mente concepisce, programma e fa eseguire, dall’altra l’azione, producendo sensazioni ed esperienze, rappresenta una fonte indispensabile dalla quale la mente attinge informazioni fondamentali, sul proprio corpo e sul mondo che lo circonda.
Fin dalla nascita i bambini iniziano a esplorare l’ambiente e il mondo che li circonda attraverso i cinque sensi.
I bambini guardano, ascoltano, toccano, assaggiano, annusano, e più fanno esperienze sensoriali più assimilano, imparano, associano e sviluppano nuove abilità. Così, elaborando e trasformando le sensazioni in informazioni, migliorano considerevolmente sia le proprie capacità cognitive, che comunicative ed emotive.
I 5 sensi e le altre capacità percettive come il senso dell’equilibrio e la percezione del corpo nello spazio sono capacità percettive innate, ma devono essere affinate gradualmente grazie all’interazione con il mondo esterno.
Lo scopo delle attività sensoriali, che sono giochi spesso realizzati con oggetti comuni, e integrati con i materiali Montessori, è quello di aiutare i bambini ad affinare i sensi e a fare esperienza divertendosi.
Il gioco euristico, da tempo ampiamente diffuso nelle strutture educative per la prima infanzia,
teorizzato dalla psicopedagogista Elinor Goldschmied, consiste in un’attività di esplorazione e ricerca che permette ai bambini, in totale autonomia, attraverso prove ed errori, di sperimentare e mettere in relazione un insieme di oggetti, indagando le proprietà e le possibili combinazioni dei materiali offerti.
Grazie al gioco euristico è possibile offrire una risposta ai bisogni di esplorazione, movimento e concentrazione di cui i bambini piccoli sono portatori spontanei.
Lo spazio e gli arredi del nido e della scuola dell’infanzia sono progettati in una visione tipicamente montessoriana, ovvero a misura di bambino, e i materiali di sviluppo offerti sono progettati e specifici per ogni fascia di età, con il supporto delle attività di vita pratica.
Attraverso la manipolazione dei materiali Montessori, il bambino scopre una successione di passaggi e, attratto dalla sfida, sviluppa interesse, abilità e conoscenza partendo dall’esperienza sensoriale degli oggetti che gli vengono offerti.
I materiali creati per i primi approcci sono progettati in modo che il controllo dell’errore sia insito nel materiale stesso. Questo permette, anche ad un bambino piccolo, di procedere autonomamente per tentativi ed errori. Nei materiali successivi, quando le capacità sensoriali si saranno raffinate, sarà lo stesso bambino a effettuare l’autocorrezione attraverso la percezione delle differenze.
Le caratteristiche appena descritte concorrono allo sviluppo dell’autostima, dell’autovalutazione e della partecipazione attiva nel processo di apprendimento.
Outdoor education significa letteralmente educazione all’aperto, ed è una delle nuove frontiere di sviluppo in campo educativo in Italia, dopo essersi diffusa soprattutto nel Nord Europa (Germania, Svezia, Norvegia) già dalla seconda metà del Novecento.
Nella nostra società tecnologico-digitale appare di vitale importanza mantenere nei bambini il sentimento di affinità che li lega alla natura, la biofilia, per un’educazione al rispetto dell’ambiente e alla sua sostenibilità, in modo che i futuri uomini possano vedere la natura non solo come risorsa da sfruttare, ma come la propria casa.
La sua caratteristica principale risiede nella libertà esplorativa, osservativa, manipolativa con cui il bambino può relazionarsi all’ambiente esterno e maturare, attraverso esperienze concrete e dirette, conoscenze, abilità e competenze.
L’infanzia è l’età in cui la sensibilità senso-motoria, legata all’intelligenza cinestesico-corporea, è preponderante e fondamentale; per questo motivo l’ambiente esterno e naturale è fondamentale per le sue innumerevoli opportunità di apprendimento ed esperienza.
Come molti pedagogisti e scienziati hanno scoperto da oltre un secolo di ricerca, sappiamo che il cervello cresce con il suo utilizzo e apprende e acquisisce conoscenza attraverso la stimolazione sensoriale.
E’ possibile quindi proporre fin dai primi mesi di vita una serie di esercizi che stimolano il potenziale umano al suo massimo sviluppo attraverso attività di stimolazione motoria e cognitiva, con programmi che attivano, per esempio, la lettura precoce e il calcolo matematico.
Il potenziamento della parte motoria, linguistico-matematico del bambino si attua attraverso delle attività ludiche tese a sostenere e stimolare tutti gli aspetti strutturali dello sviluppo attraverso un programma che mette sempre al centro il bambino e le sue particolari caratteristiche.
Movimenti, schemi motori e rapporti fisici con la realtà sviluppano la logica mentale, sottendono nessi importanti quali il ‘prima’ e il ‘dopo’, sono alla base dei rapporti di causa ed effetto, della concatenazione dei diversi anelli che formano la catena del pensiero.
In particolare, la stimolazione precoce, rivolta ai bambini da 0 a 3 anni, si concentra nell’area sensoriale, utilizzando stimoli visivi, uditivi e tattili, che favoriscono un’esperienza ricca e al tempo stesso divertente e giocosa.
Traendo ispirazione dal metodo Loris Malaguzzi, il nido propone attività finalizzate all’espressione e allo sviluppo della sensibilità artistica.
“L’Atelier è un ambiente che promuove conoscenza e creatività, suggerisce domande e fa nascere suggestioni. È bellezza che produce conoscenza e viceversa.” (definizione di Reggio children)
Le attività artistiche proposte hanno l’obiettivo di:
I laboratori musicali favoriscono il coordinamento motorio, l’attenzione, la concentrazione, il ragionamento logico, la memoria, l’espressione di sé, il pensiero creativo.
La musica è un linguaggio che rappresenta un ottimo strumento di socializzazione, un’esperienza in cui vivere e liberare le proprie emozioni, ascoltare il proprio corpo e ciò che lo circonda, mettendo in gioco la personale capacità di comunicare, usare l’immaginazione e aprirsi alla percezione di sé all’interno di un gruppo.
Lo scopo della ‘musica in fasce’ del metodo Gordon è quello di favorire lo sviluppo dell’attitudine musicale del bambino. A tal proposito vengono fornite le basi per la comprensione della sintassi musicale, nella fascia d’età in cui la mente è predisposta nel modo migliore a comprendere questo tipo di stimoli.
Nello specifico dell’attività proposta si favorisce e stimola lo sviluppo:
I bambini verranno guidati informalmente all’apprendimento del linguaggio musicale attraverso attività e giochi di ascolto e movimento.
Ogni spazio del nido AIS Perugia è organizzato per offrire al bambino e alla bambina diversi tipi di stimoli e occasioni di sviluppo. La scuola così pensata diventa uno spazio da agire con infinite risorse per favorire l’autonomia, e di conseguenza l’autostima, dei bambini che diventano più che mai protagonisti attivi del loro spazio e del loro tempo.
L’educatrice di riferimento, attraverso il suo sguardo attento e amorevole, accompagna il bambino nelle attività, osservandone i processi di apprendimento e i nuclei di interesse.
Per questo motivo la programmazione delle attività didattiche si regola sul bambino e sul gruppo specifico di socializzazione, di volta in volta, rispettando allo stesso tempo un ritmo della giornata ricorrente che offre ai bambini un riferimento stabile e rassicurante.
Anche il sonno e il riposo, sono una parte importante della giornata dell’infanzia: per questo, grazie ad una comunicazione attenta con i genitori, ci assicuriamo che le esigenze di ogni bambino e di ogni bambina siano considerate e soddisfatte con cura. Gli spazi di AIS prevedono differenti aree accoglienti in cui ogni bambino può trovare la serenità di cui ha bisogno per rilassarsi.
7.00-8.30 Ingresso e Accoglienza
8.30 Colazione, Circle time di benvenuto
9.00-11.00 Attività libere e strutturate
11.00-11.15 Preparazione al pranzo
11.15-12.00 Pranzo
12.00-14.00 Attività di rilassamento e riposo pomeridiano
14.00-16.30 Merenda, attività libere e strutturate, preparazione all’uscita
17.00 Uscita
Il Nido d’Infanzia AIS Perugia accoglie bambini e bambine dai 3 ai 36 mesi di età con due fasce orarie di frequenza dal lunedì al venerdì, per 11 mesi l’anno:
Il costo dei pasti è a consumo: 4,80€ (età 0-1 anno), 5,20€ (età 1-3 anni).
Fondazione Patrizio Paoletti è un Ente di Ricerca e un Ente del Terzo Settore nato ad Assisi nel 2000 per volontà di Patrizio Paoletti e di un gruppo di ricercatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, medici e imprenditori.
Ente accreditato e qualificato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, offre una consolidata esperienza in campo educativo e della ricerca neuroscientifica e psicopedagogica applicata alla didattica, grazie all’esperienza pluriennale già consolidata della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado Assisi International School, attiva nel Comune di Assisi dal 2009.
Da oltre 22 anni Fondazione Patrizio Paoletti ricerca il funzionamento dell’essere umano, divulga i saperi sulla mente e sviluppa nuovi approcci educativi fruibili per il benessere di tutti.
Realizza i propri programmi di ricerca ed i progetti pedagogici grazie al sostegno di migliaia di persone per raggiungere un unico scopo: permettere ad ogni persona di entrare in contatto con il proprio immenso potenziale.
AIS Perugia
Tel: +39 338 2279338
E-mail: ais.perugia@assisinternationalschool.org